Rhana
LA FAUNA
LUPO (Canis lupus, L.)
Il Lupo è il più grande carnivoro che si trova nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese.
È un animale sociale che vive in branchi composti generalmente da un nucleo familiare, al cui interno vige una rigida gerarchia tra i membri.
La riproduzione è privilegio esclusivo della coppia dominante maschio e femmina alfa.
Ha una dieta generalista che va dagli Ungulati selvatici, ai micromammiferi, al bestiame domestico e che. all’occorrenza, può integrare con invertebrati, frutta o rifiuti e carcasse.
Da secoli in conflitto con l’uomo il Lupo, spesso dipinto come un animale feroce ed aggressivo, è stato portato sull’orlo dell’estinzione.
Lungo il sentiero o ai bivi tra più sentieri, oltre alle impronte su fango o neve, è possibile trovare come traccia del suo passaggio escrementi lasciati come segno di marcatura.
Gli ungulati CERVO (Cervus elaphus L.) e CINGHIALE (Sus scrofa L.)
Gli unici Ungulati selvatici presenti nel territorio del Parco Nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese sono il Cervo, reintrodotto di recente, ed il Cinghiale.
Il Cervo è caratterizzato da un marcato dimorfismo sessuale: i maschi, di dimensioni decisamente maggiori delle femmine, sono riconoscibili per la presenza di palchi che cadono e ricrescono ogni anno.
Il Cervo è una specie gregaria organizzata in gruppi di femmine e piccoli separati da gruppi di maschi, al cui interno vige una gerarchia stabilita anche con combattimenti e confronti. Nel periodo degli amori durante il quale i maschi radunano le femmine e difendono attivamente il proprio harem dagli altri maschi, è facile sentire il loro bramito. Altri segni di presenza sono i “fregoni” lasciati dallo sfregamento dei palchi su rami e tronchi.
Il Cinghiale è molto comune in tutto il territorio del Parco. È presente in habitat molto diversi essendo in grado di adattarsi a condizioni ecologiche varie. Anche il Cinghiale è una specie gregaria che costituisce gruppi di dimensioni molto variabili il cui nucleo è rappresentato dalle femmine con i piccoli. All’interno del gruppo generalmente la femmina più anziana è l’individuo dominante; i maschi adulti in genere sono solitari tranne che nel periodo degli accoppiamenti.
Il Cinghiale è una specie onnivora che lascia segni molto evidenti del suo passaggio come “grufolate” (siti di scavo) “insogli” (pozze di scavo in cui questi animali fanno bagni di fango per liberarsi dai parassiti) e “grattatoi” (alberi o rocce su cui si sfregano per liberarsi del fango e dei parassiti).
PICCHIO ROSSO MEZZANO (Dendrocopos medius L.)
Tipico abitante di questa faggeta è il Picchio rosso mezzano, una specie la cui popolazione italiana è per la maggior parte concentrata in Basilicata e Puglia garganica.
Questa specie, a differenza di altre specie di Picchi, utilizza il tipico “tambureggiamento” per delimitare il proprio territorio molto raramente ed ha un becco meno robusto rispetto alle altre specie. Vive preferibilmente sui rami più alti degli alberi e scende molto raramente sul terreno.
Il Picchio rosso mezzano è una specie prevalentemente sedentaria e territoriale che si nutre di Insetti e delle loro larve che prende dalla corteccia o dalle foglie e, raramente, dal legno marcescente.
Talora si nutre anche di vegetali come noci, ghiande, bacche, ecc. e, in inverno, ottiene la linfa da piccoli fori sul tronco.
È una specie legata alle formazioni forestali d’alto fusto di latifoglie, prevalentemente quercete e faggete, ricche di sottobosco o di alberi morti o deperienti.
SALAMANDRA PEZZATA (Salamandra salamandra L.)
Salamandra pezzata è una specie di Anfibio (dal greco “dalla doppia vita” ossia che vive sia in acqua che sulla terra) facilmente riconoscibile grazie alla sua colorazione nera con evidenti macchie gialle. Questa colorazione, detta colorazione “aposematica”, serve ad avvertire eventuali predatori che si tratta di una preda non commestibile; la pelle di questo animale, infatti, è ricoperta da ghiandole che producono un muco che la rende disgustosa, oltre a proteggerla dalla disidratazione e dalle infezioni.
Questa specie vive in boschi umidi ricchi di piccoli corsi d’acqua e si nutre di invertebrati come lombrichi, molluschi e insetti. Gli adulti sono attivi prevalentemente di notte o con tempo piovoso e umido e tendono ad essere sedentari e a non allontanarsi dai propri rifugi.
Contrariamente alle credenze popolari la Salamandra è assolutamente innocua per l'uomo; l'unica precauzione è di non toccarsi gli occhi dopo averla presa in mano, in quanto il muco potrebbe causare irritazioni.